giovedì 26 marzo 2009

Latte fresco, latte buono!


Diciamolo, è innegabile: il latte fresco, quello uscito dalla "titta" della mucca da poco, poco è proprio buono! Prima del signor Pasteur tutti l'hanno bevuto così. Poi, il nostro fido amico Gino (Louis Pasteur) a forza di studiare, scoprì attorno all'anno 1862 che riscaldare il latte a determinate temperature e per tempi ben precisi permetteva di ridurre il numero di microrganismi in grado di sviluppare effetti patogeni. Ottima cosa per la salute, sicuramente, certamente meno per il palato, però...

Siamo sinceri: un bicchiere di latte appena munto e un bicchiere di latte appena sbottigliato hanno sapori completamente differenti.

Dopo anni di totalitarismo salutistico, durante i quali praticamente tutti (a parte i fortunati che si ritrovavano la mucca dietro casa) siamo cresciuti bevendo il latte in bottiglia, in brick, direttamente "munto" dagli scaffali del supermercato, negli ultimi anni ha sempre più preso piede la diffusione di latte crudo. In che modo? In Italia esistono circa 1150 distributori di latte crudo (http://www.milkmaps.com). Nella sola provincia di Bologna i distributori sono ben 63. Non male!

Nel mese di dicembre 2008 è scoppiato un caso mediatico sulla scarsa igiene del latte crudo e la possibilità che tale latte possa provocare infezioni da escherichia coli. Che dire? Il latte crudo si conserva 2 giorni, se bollito subito dopo l'acquisto, invece, la sua conservazione aumenta fino a 5 giorni. Il latte crudo non è certo pericoloso, ma la sua malandrina conservazione certamente sì. L'informazione può sicuramente aiutare.

Per quale motivo dovremmo cercare di consumare preferibilmente latte crudo? Beh, i motivi sono ben più di uno: sicuramente perchè è più buono e questo è innegabile (il palato non mente!), in secondo luogo perchè è più economico (molto spesso i distributori di latte crudo si trovano nei pressi di Centri agro alimentari, Consorzi, o addirittura allevamenti) poichè i soliti costi di distribuzione vengono abbattutti (1 lt di latte costa 1 €), poi perchè è ECOLOGICO. Il latte viene distribuito in bottiglie RIUTILIZZABILI (si possono scegliere di vetro, o plastica), quindi non c'è scarto, non c'è pattume! In più, il fatto che la catena distributiva sia abbattuta, significa di per sè che l'inquinamento viene ridotto!

Ultima cosa: NON CI SONO SCARTI! Il latte non prelevato, entro 24 ore viene riutilizzato per la preparazione di ricotte e altri formaggi.

Provate, LA DIFFERENZA SI SENTE!!
Ecco qua linkata la lista di distributori sulla provincia di Bologna: http://www.milkmaps.com/index.php?z=BO#down

2 commenti:

  1. Bellissima questa cosa! Non sai se effettuano anche spedizioni? Ho visto nella provincia più vicino alla mia ma non ci sono contatti di sorta :(

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  2. Da quello che so, non sono previste spedizioni. Si tratta di una forma di commercio che prevede per forza di cose che il consumatore acquisti il prodotto nel punto di distribuzione. Dove mi rifornisco spesso io il distributore di latte è posto a circa 150 mt dalla stalla in cui vivono le mucche che producono il latte... Il vantaggio è proprio questo!

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