giovedì 23 ottobre 2008

Cinema: WALL-E


Anche la tenera storia di un piccolo robot creato dalla fantasia dei geni della Pixar può aprire gli occhi sui danni che stiamo provocando al nostro Pianeta.

Siamo nel 2815 e Wall-E (Waste Allocator Load Lifter - Earth class, sollevatore terrestre di carichi di rifiuti) e una piccola blatta, Hal, sono gli unici abitanti della Terra.
Da circa sette secoli, infatti, gli umani hanno abbandonato il pianeta a causa del loro scellerato stile di vita: i rifiuti hanno ricoperto ogni angolo di mondo, anche il più incontaminato e agli uomini non è rimasta alcuna alternativa se non rifugiarsi su di un'enorme stazione spaziale orbitante, la Axiom. Su di essa gli umani conducono un'esistenza lussuosa e posticcia, ai confini della galassia: vestiti tutti uguali, con speciali e cangianti tutine, parlano tra di loro esclusivamente tramite modernissime interfacce multimediali e si spostano su accoglienti poltrone mobili che consentono loro anche di mangiare e bere senza il minimo sforzo. A causa del loro sedentario stile di vita e dell'assenza di gravità anche i loro corpi si sono modificati, ormai incapaci di reggersi in piedi e gravemente obesi.

Se nello spazio questo è quello che avviene, sulla Terra Wall-E continua imperterrito da otto secoli a svolgere il suo lavoro: smaltire spazzatura. Il compito per cui era stato programmato dagli ultimi terrestri era proprio quello di immagazzinare, pressare e stoccare rifiuti e questo è ciò che Wall-E continua a fare tutti i giorni della sua "vita".
Tenero e al tempo stesso buffo, il robottino colleziona piccoli tesori trovati tra la spazzatura: un cubo di Rubik, delle posate, un foglio con le bolle (quelli che si usano per proteggere qualcosa di fragile), tanti accendini, qualche lampadina... La sua casa è decorata con colorate luci per l'albero di Natale, e con sonagli abilmente creati con "le farfalle" delle cariche a molla. Il suo film preferito è "Hello Dolly", forse l'unico riuscito a salvarsi dalla distruzione, e non passa giorno senza che "It only takes a moment" faccia da colonna sonora alle serate di Wall-E . Ed è proprio da questa pellicola che il robot impara a manifestare i suoi sentimenti e capisce che anche semplicemente tenendosi per mano si può dimostrare il proprio amore.

Amore che giunge nella vita di Wall-E il giorno in cui un'astronave arrivata dallo spazio scarica sulla terra EVE, una robot iper-tecnica di ultima generazione, il cui compito è trovare forme di vita sulla Terra. Per Wall-E è colpo di fulmine...

La storia prosegue tra inseguimenti, colpi di scena e risvolti romantici. Alla fine, gli umani ricolonizzeranno la Terra, ma quello che rimarrà di questo film non sarà la svolta finale nella storia degli uomini, quanto piuttosto l'umanità del suo protagonista. Un film che commuove nella sua semplicità (con un inizio di 45 minuti di quasi assoluto silenzio) e che spaventa per la veridicità che potrebbero avere le sue previsioni: stiamo davvero andando incontro ad un futuro come questo?

Un film del quale consiglierei la visione a tutti: perchè è tecnicamente ineccepibile, perchè offre ampi spunti di discussione e perchè è semplicemente meraviglioso.
Semplicemente da 10!


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